MUSEO ARCHEOLOGICO del Territorio di Suasa
Le sale del museo
La sala della Groma
La sala è dedicata ad alcuni aspetti della suddivisione regolare del territorio, messa in pratica e perfezionata nell’età romana.
L’occupazione di un territorio da parte dei romani prevedeva una successiva fase di ristrutturazione dell’ambiente, con opere di rilevante complessità: lavori idraulici, disboscamenti, creazione di reti viarie, messa a cultura di grandi superfici, assegnazione di lotti ai coloni e fondazioni di città.
Uno degli strumenti tecnici utilizzati per realizzare questi interventi era la Groma, di cui nella sala è esposto un modello funzionante.
La Groma è lo strumento principale usato dagli agrimensori romani per tracciare sul terreno allineamenti semplici e ortogonali: il punto di partenza per la suddivisione a maglie regolari del territorio.
Lo strumento si componeva di una croce, di un braccio di sostegno orizzontale (rostro) e di un'asta di supporto (ferramentum) in bronzo o di legno. La croce era costituita da quattro bracci perpendicolari tra loro e di uguali dimensioni. Da ciascun braccio tramite un foro pendeva un filo con relativo contrappeso. Basata sul principio delle mire ortogonali la groma consentiva di tracciare linee diritte e verticali ed angoli retti con grandissima precisione e regolarità per lunghissime estensioni superando gli ostacoli naturali che si potevano interporre e costituiti da corsi d'acqua o rilievi.
Il funzionamento di questo strumento è efficacemente esemplificato da ricostruzioni grafiche poste sulle pareti della stanza.