Testa-ritratto maschile in marmo bianco. E' completamente mancante, con un taglio netto, di tutto il volto.
E' ancora discusso se questa asportazione sia stata intenzionale oppure se si tratti di una frattura dovuta al caso: in entrambi i casi, il volto potrebbe essere stato riutilizzato come materiale da costruzione, oppure potrebbe essere stato frantumato per riutilizzarne il marmo, o forse semplicemente potrebbe non essere giunto fino a noi per qualche altro motivo. La parte posteriore invece non è stata riutilizzata ed è finita nel foro, dove è stata rinvenuta dagli archeologi. La statua originaria dunque può essere stata scalpellata intenzionalmente al fine di riutilizzarne le parti o il marmo; può essersi rotta casualmente, e di conseguenza, poiché non più utile, potrebbe essere sarebbe stata poi riutilizzata o gettata via; infine si può essere rotta dopo la sua deposizione nel terreno.
La parte posteriore della testa comunque mostra che si doveva trattare di un ritratto di buona qualità, come testimonia l'accuratezza con la quale è realizzata la capigliatura; grazie a questo dettaglio è stato inoltre possibile attribuire il ritratto all'età giulio-claudia.
Come la statua di Augusto (cfr. invv. 50404, 65245) anche questa statua poteva essere originariamente collocata in un edificio pubblico di Suasa, purtroppo a noi ancora sconosciuto.
Data entry: Fabiana Di Lorenzo |