Parte della gamba sinistra, dalla coscia alla caviglia, di una statua di Augusto in marmo
Per il tipo di marmo bianco, di probabile provenienza greco-insulare, e per la coerenza delle proporzioni, è pertinente alla stessa statua della testa-ritratto di Augusto inv. 50404.
La gamba, come la testa, è stata rinvenuta fra macerie all'interno del vano AH della domus dei Coiedii. La nudità della gamba esclude sicuramente che si trattasse di una statua togata, vista la mancanza del bordo terminale del lungo mantello, ed escluderebbbe anche un loricato, perchè di solito le statue loricate presentano ai piedi i caratteristici stivaletti in pelle (mallei) o almeno dei semplici sandali (calcei), di cui però non c'è traccia sulla nostra gamba. L'unico esempio augusteo di statua loricata a piedi nudi è proprio l'Augusto di Prima Porta, cui anche la testa sembra fare riferimento. L'ipotesi più probabile rimane comunque quella di una statua stante in nudità o semi-nudità eroica, col mantello avvolto intorno ai fianchi. Questi tipi di solito vengono utilizzati per rappresentare l’Imperatore divinizzato dopo la morte, e sono realizzati in dimensioni maggiori del normale, come la nostra statua, a indicare la nuova natura divina e non più semplicemente umana dell'Imperatore.
Questa statua probabilmente doveva essere collocata in un importante edificio pubblico di Suasa, purtroppo ancora sconosciuto: la statua poi deve essere stata distrutta allo scopo di riutilizzare il marmo con cui era realizzata.
Data entry: Fabiana Di Lorenzo |